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Un altro pezzo di storia travestito di nulla
Pensate che a Matera nei secoli scorsi a giugno, nei giorni più caldi dell’anno in quelli che sono oggi gli ipogei di Piazza Vittorio Veneto, si svolgeva la fiera della neve dove i materani compravano il ghiaccio conservato nelle neviere per godersi la festa della Madonna della Bruna con delle granite.
Il Municipio di Matera aveva cura di pubblicare precise disposizioni per regolare il prezzo e la qualità della neve come per il pane. (Archivio di Stato 1756)

Oggi il più antico mercato pubblico di Matera, la cisterna più grande, le neviere, la chiesa di S. Spirito del X secolo, posti sotto la piazza centrale, verranno climatizzati con 800.000 euro di impianti con centrale termica su progetto della Soprintendenza BAP sede di Matera per creare uffici business center, bar e simulazioni multimediali.
E’ il regalo del Municipio di Matera 2002-2007 firmato dal Consiglio Comunale, dirigenti e assessori e dalla Soprintendenza che ha tenuto chiusi questi luoghi al pubblico per 15 anni dopo la loro riscoperta. Stessa logica del caso S. Agostino: si aspetta che i luoghi appaiano abbandonati per travestirli con parcheggi ipogei o simulazioni multimediali utilizzando i soldi dei contribuenti. Questa è la nostra nuova ricchezza.
Michelangelo Camardo 14.03.2007 
ipogei piazza vittorio veneto
Sono stata ieri sera a visitare gli ipogei di piazza vittorio veneto. La brava guida volontaria con competenza illustrava ai turisti presenti la storia, l’utilizzo del luogo e le sue trasformazioni nel tempo. Tutto bene finchè si è arrivati alla "sala" sottostante la fontana, quella con i tubi dell’areazione, con i fili elettrici scoperti, con le pareti di cemento che tagliano le superfici e da cui è stata letteralmente cancellata la torre aragonese. Inaccessibili le neviere, impossibile ormai leggere la storia del luogo, di cui si è persa ogni traccia, ogni significato, ogni legame. Distrutto il valore di testimonianza della cultura originale della città, inesistente la riqualificazione (?) per cui i lavori erano iniziati, ci si ritrova in uno spazio desolato e desolante, nudo di significati, inutile e brutto. Simbolo non più della sapienza e dell’ingegnosità dei materani di allora, ma della rapacità e dell’incompetenza feroce dei materani di oggi. Mi vengono in mente Calvino e le sue Città invisibili, in parallelo con l’inferno quotidiano della città ignorante e superficiale che siamo, città invisibile che perde i legami vitali della sua storia e si nutre solo di vuote chiacchiere: “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” Prima che sia troppo tardi, come troppo tardi è già per troppe cose.
CONVALIDATO  31/12/2011 09:35:41 
le chianche
Ho letto sul vostro sito che una parte delle chianche rimosse da Piazza S. Pietro Caveoso è stata depositata nella zona delle cave. Volevo sapere se successivamente queste chianche sono state utilizzate dal comune ho hanno preso altre strade. Avete dati al riguardo? Grazie.
29/01/2010 16:32:19 
ipogei piazza vittorio veneto
Ci volevano le lettere dei ricercatori UNESCO per far capire lo scempio che è stato attuato da 5 anni di mal governo cittadino? Siamo alle solite, climatizzare ambienti come gli ipogei, costruire selvaggiamente ed abusivamente in ogni dove, questo è il lascito delle passate amministrazioni. Ci ritroviamo ad essere sommersi di cemento. La cosa però non mi meraviglia viste le mnote vicende giudiziarie della passata giunta comunale. Speriamo che in breve tempo si possa vivere questa nostra magnifica città anche attraverso le vostre puntuali segnalazioni. A prescindere da qualsiasi colore politico, nel bene di Matera. E campare di turismo come altre realtà più piccole di noi ed anche più difficilmente raggiungibili. Una su tutte Gubbio! Spende il suo nome costantemente. Abbiamo l’oro nero e ci accontentiamo dell’elemosina, abbiamo l’acqua ma, ci dovevamo dividere dall’Acquedotto Pugliese altrimenti non sapevamo dove piazzare i nostri pseudo manager da svariate migliaia di euro al mese, vedo in tv cibus da Parma e sento dire che i migliori tartufi neri si trovano in Basilicata. Cacchio è l’ora di svegliarci tutti ragazzi!!!
CONVALIDATO  11/05/2008 12:23:39 
continuiamo a farci del male!
Climatizziamo! La bolletta dell’energia elettrica la farei pagare a quel GRAN IGNORANTONE che ha pensato, ideato, foraggiato, ed incassato in AUMhh AUMhhh, ’sto popo’ di mega progetto, che diciamola tutta poteva essere evitato! Ma se non riescono a dare dignita’ a quelle mezze baracche che hanno posto all’ingresso della città solo durante le GIORNATE DI GRANDE AFFLUENZA TURISTICA, quasi sempre chiuse, se hanno buttato soldi ( e che massa di soldi) per servizi sul web tutti dimm........da! sbagliati e ritirati! Ma dico non ci sono altri luoghi piu’ idonei per creare uffici turistici? il costo sempre sulla collettività? STI SIGNORI EVIDENTEMENTE NON SANNO COME SI FA A SUDARSI LO STIPENDIOgiorno per giorno euro su euro. Io li manderei tutti a casa. CIUCCI! non di lavoro ma si sentimento! Non e’ per caso che si stiano preparando il letto caldo per parenti, mogli, figli, nipoti come al solito? Mah! CONTINUIAMO A FARCI DEL MALE!!!!!!!!!!!!!!!!!
28/12/2007 20:24:01 
Sono nato allo stesso livello degli ipogei della "chiozz d’la fntene" e a circa 100 metri di distanza in linea d’aria. Grido con forza "via le mani dalla rivisitazione della piazza" che già la stessa, come il Banco di Napoli, il palazzo dell’Ina, delle Poste e del banco d’italia, per non parlare della obbrobriosa sede centrale della BPM, hanno distrutto quello che una volta era il fulcro popolare dei sassi che ruotava intorno ai molteplici Conventi dei Fracescani, di S. Lucia, dell’Annunziata, dei Domenicani per non addentrarci nella storica Via S Biagio. Sig. Sindaco, Lei (oggi ma TU ieri), che sei, se non nato comunque cresciuto, mi pare ad un terzo piano circa trecento metri dai predetti ipogei, per cortesia, blocca questa masnada di pseudo bonificatori ma rapitori di pubblico denaro.
01/11/2007 22:14:11 
Noto che da un pò di tempo l’attenzione su argomenti quali gli Ipogei, il Castello, altre realtà storiche e culturale urbane, come pure le problematiche connesse alle attività produttive che necessariamente hanno ripercussioni sul contesto urbano e sociale stanno venendo meno per lasciare il posto alle questioni politiche. E’ giusto che si osservi da vicino e con spirito di partecipazione l’attività per la gestione della res publica, ma non dimentichiamo che il programma operativo delle ssuddette attività è fortemente influenzato dalle nostre idee, dalla nostra capacità di mettere in piazza questo piuttosto che quel problema, dalla priorità che noi saremo in grado di dare agli argomenti. Ammetto di avere appreso del progetto di climatizzare gli Ipogei troppo tardi, ma confesso che ne sono rimasto scandalizzato: come dire che la prima Fiat 500 conservata nel famoso Museo dell’Automobile la revampiamo con l’aria condizionata, oppure che la Tour Eiffel la rivestiamo con tende trasparenti per non far prendere il raffreddore ai turisti che la visitano. A scuola la mia insegnante parlava di "falso storico": sarà ancora di moda il concetto? Non entro nel merito degli aspetti opportunistici del caso, ma gradirei invitare chi partecipa a fare qualcosa di più che "parlare e lamentarsi" come si fa su altri forum, dove viene addirittura stigmatizzata la proposta di azione perché bisogna limitarsi a parlare. Noto con piacere che molti di coloro che scrivono fanno parte di associazioni a vario titolo: mi riprometto di entrare in contatto con loro per cercare nel mio piccolo di contribuire a valorizzare quanto ci è stato lasciato in eredità: le cose, la gente, la cultura, la lingua, la sapienza e la saggezza tipica di noi materani.
02/08/2007 16:00:00 
lasciateci noi stessi
E’ davvero troppo tempo ormai che la nostra città è costretta a subire maldestre quanto arroganti vessazioni. C’è nella storia materana una lunga lista di sventure, alcune da calamità naturali, altre da eventi della storia, molte originate da una povertà che non poteva permettersi di andar troppo per il sottile, e certo tutte hanno procurato disastri alle genti ed al territorio. Ma poi abbiamo iniziato a sperare in un futuro migliore, in cui ciò che era stato bollato come vergogna venisse finalmente riconosciuto come straordinaria unicità. Abbiamo riscoperto l’orgoglio delle origini, e ritrovato l’amore per le radici della nostra coscienza comune. Sono il fortunato presidente di un’associazione di volontariato, AltroVerso, che nasce dal desiderio di andare verso l’Altro partendo da sè. Ma adesso abbiamo sempre più paura che il nostro sè, con cui vogliamo incontrare il mondo, venga snaturato, ridicolizzato in una parodia che punta al sensazionalismo e puzza di globalizzazione. Matera non può essere una città da trattare come le altre, merita molte cure, si poggia su equilibri delicati, e la sua bellezza è nei piccoli preziosi dettagli che solo un occhio attento e sapientemente guidato può cogliere. Recuperiamo questa nostra natura, e lasciamo che venga alla luce. E nelle ombre egli ipogei resti la magia dell’aria e dell’aqua, ma quelle reali e vere come vera è la nostra terra sassosa.
CONVALIDATO  19/04/2007 12:03:20 
Sotto questo castello sorge nel piano una fontana
Come primo intervento, e spero di trovare forza e fiducia per intervenire spesso, vorrei provare a ragionare secondo una linea di pensiero basata essenzialmente sulla tutela quale strumento per tramandare al futuro i monumenti intesi come ’documenti di se stessi’. Intendo dire che la conservazione delle cisterne ipogee è fondata -per me-soprattutto su ragioni di cultura e sulla volontà di conservare e trasmettere al futuro, nelle migliori condizioni possibili, le antiche ’testimonianze materiali aventi valore di civiltà’. Tale obiettivo prioritario trova rispondenza anche e soprattutto a costo di limitare, in termini di comfort ambientale, le prestazioni dell’edificio restaurato (ed uso il termine restauro perchè di restauro qui si tratta): paradossalmente la incopatibilità maggiore del nuovo intervento sulle preesistenze è originata in questo caso da una funzione che necessita di un alto confort ambientale (il complesso ipogeo sarà deumidificato (sic!), climatizzato, riscaldato dotato di impianti tecnologicamente appropriati per un centro visite) mentre originariamente tale luogo era deputato -ma potrebbe esserlo tutt’oggi purchè si decidesse di musealizzare la funzione a cui assolveva originariamente lo stesso monumento- alla conservazione dell’acqua. In tale ottica quindi sarebbero da raccomandare interventi realizzabili piuttosto ’ad aggiungere’ (per non dire reversibili) così evitando di produrre interventi sotto traccia (’in sottrazione’ a danno del documento) eventualmente con elementi più o meno modulabili pre-costituiti e smontabili, il meno possibili invasivi concepiti sul principio del minimo intervento. Ecco ritengo che proprio questo concetto “del minimo intervento” debba sempre essere prioritario a qualsiasi proposta di restauro: ed è proprio qui il nocciolo della questione: parlare in quegli ambienti di centro per le visite e la negazione stessa di questo principio. Se di restauro e conservazione si tratta piuttosto bisognerebbe chiedersi ancora una volta il perchè conservarli (risposta: per un atto di cultura) e non cosa ci dobbiamo fare di tali preesistenze più consono ad un discorso di recicling industriale o di riconversione tecnologica. Sgombrato il campo dall’equivoco restauro pare evidente come in tal senso le idee (almeno sul piano metodologico) non siano chiare a coloro che propongono e progettano l’intervento che parla allo stesso tempo di “Lavori di restauro e ristrutturazione degli ipogei di piazza Vittorio da adibire a Visitor’s center” : titolo altisonante di pari livello rispetto alle somme da erogare (alla faccia della scarsità dei finanziamenti lamentata da qualcuno in questo stesso meetup). La funzione che si vuol proporre pertanto, a me e per fortuna non solo a me, sembra la più incongrua e incopatibile, lesiva di un documento unico al mondo per quello che è oggi -nella coscienza di chi lo riceve e per quello che ha rappresentato nei secoli per le popolazioni materane: e pensare che una tale funzione -quella della conservazione dell’acqua- è oggi così sulla bocca di tanti quando si parla di importanza dell’acqua, di contenimento delle risorse e di desertificazione che potrebbe rappresentare un intervento di per se unico al mondo, solo per il fatto che si tratta di acqua. (come a Mont S. Michelle le maree rapprsentano di per se, nel bene e nel male, il mistero ed il fascino del luogo senzache nessuno si sia sognato di modificare il corso delle maree per aumentare la fruibilità od attrarre un numero superiore di turisti). Se penso solo al dispendio energetico che un tale impianto di climatizzazione può produrre (250 Kw di potenza massima impegnata- vedi documenti di progetto intelligentemente recuperati da M. C. su SASSIKULT) .... tutt’altro che logiche di sviluppo sostenibile: unico al mondo sarebbe tale intervento per la sua incoerenza e insostenibilità in una città e in un territorio che sulla conservazione delle risorse ha fondato la nascita e la sua evoluzione. [...] Sotto questo castello sorge nel piano una fontana, che getta acqua con un cannone a metà pile: quali servono per abbeverar cavalli, et altri animali quali in detta città sono per uso delle masserie in copia grande; l’acqua è perfettissima, chiara, senza sapore né odore e leggiera perché per sfocio quasi di mezzo miglio girando excola ne i canali lambiccata per arena d’oro della massa del quale è formato il poggio, et si conduce in detta fontana. Ivi appresso l’università (sono circa 20 anni) ha fatto una conserva d’acqua grande e profonda di molta spesa, la quale si empie di detta acqua che d’inverno si perde et d’estate è freddissima et sana. [...] 15 d’agosto 1584 Pietroangiolo Agati. Alla prossima pinoper
09/04/2007 16:32:15 
cosa avete organizzato nella riunione del 1 aprile in merito le forme di lotta da intraprendere contro questo scempio? io non sono a Matera ma vorrei sapere per poter partecipare quando ci sono
02/04/2007 22:22:58 
RESISTERE per ESISTERE
non si può organizzare qualcosa di veramente grosso ed eclatante, in modo da mettere sotto gli occhi dell’umanità lo scempio della classe dirigente cittadina? é possibile assistere inermi allo sfracelo della nostra storia e cultura da parte dei nostri amministratori? ma esiste almeno un consigliere su 40 con spiccata cultura, preparazione, intelligentia ed onestà civile? cosa lasceremo ai posteri? saremo l’unica generazione, così facendo, che spezzerà quel filo continuo che ci tramandiamo ormai da diversi millenni!!! Meditate gente, meditate!!! BUONA PASQUA agli uomini di buona volontà.
02/04/2007 22:14:36 
LA SORPRESA DELL’UOVO DI PASQUA
’Meglio le sentenze di li Turchi’, tuonava il Guicciardini che, per il fatto che venivano date a caso, avevano il 50% di possibilità di premiare il giusto e di punire il colpevole. Purtroppo, nelle scelte amministrative di Matera non è così. Nulla è lasciato al caso. C’è sempre una filosofia che anima ogni scelta. E, siccome la Politica non è più di casa a Palazzo di Città, le scelte sono lasciate in mani il cui unico obiettivo è il vile danaro. L’interesse generale sacrificato sull’altare dell’interesse particolare, in una ’escalation’ vergognosa di assalto alla diligenza. Che la strada dei PISU (Piani Integrati di Sviluppo Urbano), di Matera fosse lastricata di mirabilie, molto più simili alle democrazie sud-americane, che a quelle europee, è cosa ai più nota; la cosa meno nota, invece, è che per uscire dal torbido di quei sistemi, si sia deciso di nominare un nuovo Dirigente, con delega ad hoc, con una consulenza a termine, il quale dall’alto delle Sue competenze avrebbe dovuto portare a termine tutti i progetti di riqualificazione affidati ai PISU. Buon uso di queste competenze, avrebbe voluto, che i progetti fossero esaminati, magari discussi in dibattiti pubblici, confrontati e confortati da altre competenze e, infine, se ritenuti validi, realizzati. Allo stesso modo, se fossero risultati non validi, non buoni per i fini che si proponevano, buona cosa sarebbe stata che fossero annullati o, almeno, riprogettati. Invece? Invece, queste minime buone regole di amministrazione pubblica, A Matera, non hanno diritto di cittadinanza. Perchè? Come perchè, ma per il semplicissimo motivo che l’interesse particolare (legittimo) delle imprese alle quali viene affidato il lavoro sono regolarmente iscritte all’albo dei ’CLIENTES’, ma soprattutto perchè, udite, udite, udite, ad ogni progetto approvato, al Dirigente responsabile dei PISU, viene ricosciuto un premio (legittmo?) pari al 2,5% dell’importo dei lavori da realizzare. Vengo al dunque, avete idea a cosa corrisponda il 2,5% di 32.000.000 di euro? Solo 800.000 euro. Secondo Voi, secondo Noi, ad un Dirigente a termine (il mandato scade con questa amministrazione), interesserà la bontà di un progetto o un progetto sia come sia, purchè lo si approvi? Climatizzare gli Ipogei di Piazza Vittorio Veneto, risulta credibile solo a questa ultima considerazione. Concediamoci una provocazione: come accade nelle rapine si è sempre disposti a concedere il danaro in cambio dell’incolumità; bene. Prendetevi pure i soldi, allora, ma non toccate la Città. Auguri
CONVALIDATO  03/04/2007 14:43:15 
Dico basta a queste continue indecenze! Rischiamo davvero di alzarci una mattina e di scoprire che i Sassi sono stati abbattuti per far posto agli ennesimi palazzi (ma poi chi ci va ad abitare in questi palazzi orrendi????????????????)! Credo sia arrivato il momento però di attivarci, di esporci, di farci sentire.....Che le nostre non rimangano solo parole....!
27/03/2007 18:11:13 
SEMPLICEMENTE SCANDALOSO
Purtroppo siamo governati da gente che pensa solo a incamerare piu soldi possibili... c’è bisogno di cambiare aria ma non solo a Matera, anche in tutta la Basilicata, ci sono sempre le solite facce e noi impotenti guardiamo la nostra città che cambia in peggio... (esculso qualche piccola eccezione).. cmq se ci sono sempre le stesse persone a governare le cose non cambieranno mai ma evidentemente non c’è nessuno altro che ha voglia di controbbattere a questa situazione di stallo.. politico-economica.. cari amici di sassi-kult proponiamo un nostro candidato sindaco.. le elezioni sono prossime.. altrimenti rimarremo solo un gruppo di amici che si scrivono cose piu o meno uguali..ATTIVIAMOCI!!!!!! a scrivere siamo tutti bravi..
25/03/2007 14:34:35 
Sono anni che con gli amici di Città Plurale, e non solo, mi appassiono, mi entusiasmo, mi spendo per progetti che valorizzino la Città. E sono anni che mi indigno, sconcertata, per lo sperpero di denaro pubblico in progetti mediocri, inutili o dannosi. E’ una lista infinita. E’ la Città dell’inconpiuto. Penso ad i soldi per la tangenziale (allargata una curva!); ai soldi buttati e ri-buttati sul parco di Serra Rifusa, mai aperto e già vandalizzato; penso a S. Agostino su cui a novembre 2005 il Sindaco e l’Assessore Santarsia avevano firmato l’impegno pubblico a non realizzare l’autorimesa. Adesso gli Ipogei. Un progetto talmente assurdo da risultare comico. Io sono un pò stanca di lottare, ma poi penso agli 800.000 euro che vogliono buttare e penso alle persone che curo (sono psichiatra) di 40/50 anni, depresse ed angosciate, perchè hanno perso il lavoro e non sanno come fare. E mi passa la stanchezza, mi viene una rabbia che diventa energia. Blocchiamo il progetto. Raccogliamo firme on-line ed in piazza. Moltiplichiamo gli interlocutori. Sono sicura che possiamo farcela.
22/03/2007 16:15:47 
ASSURDITA’
Ancora una volta la cittadinanza materana è vittima di un “Modus Operandi” messo in campo dai nostri amministratori che non tiene assolutamente conto della tutela e della conservazione della nostra storia e della nostra cultura, non rispetta l’intelligenza e la fiducia di chi ha consentito loro di doverci rappresentare ed amministrare nelle giuste sedi. Le decisioni importanti vengono prese quasi sottobanco, nessun amministratore ci informa della presenza di deliberazioni di giunta che andrebbero in qualsiasi modo revocate. . Certo, la colpa è anche nostra, perchè siamo poco presenti, siamo miopi sulle decisioni che riguardano la nostra città, i nostri figli e la nostra cultura, ma è altrettanto vero che siamo presi da cento, forse mille cose che ci distraggono, sottovalutando così e spesso ignorando ogni tipo di abuso commesso. Mi chiedo quante spregiudicatezze e dubbiose approvazioni di giunta siano state eseguite negli ultimi anni senza che la cittadinanza fosse stata sufficientemente informata. Se non ci fosse stato il sacrificio e l’impegno di associazioni, che per vocazione dovrebbero invece occuparsi di tutt’altro, oggi avremmo nei vecchi Rioni un parcheggio auto, ricavato tra Ipogei del XII secolo, nonchè snaturate opere architettoniche realizzate nell’anno 2007 oltre ad un mega ascensore panoramico. Tutto ciò non bastava, ora si vuole climatizzare per un importo di 800.000,00 Euro gli spazi di notevole interesse storico risalenti al X secolo, al fine di creare uffici business center, bar, simulazioni multimediali etc. E’ veramente assurdo. Se gli ipogei, la conceria, le neviere potessero parlare ed esprimersi circa la loro sorte, certamente desidererebbero essere preservati e difesi da ogni attacco umano che possa svilire la loro originalità e la loro autenticità . Non possiamo più subire passivamente, occorre sensibilizzare giovani e meno giovani, scendere in piazza ed insieme lottare per i diritti e gli interessi non solo della collettività materana, ma anche di coloro che che a vario titolo fruiscono della città.
21/03/2007 18:17:20 
regali
Sono sempre più scandalizzata dei "regali" donatici dai nostri amministratori. Nemmeno le imminenti elezioni rendono le loro decisioni più sagge. Sono un insegnante che ha avuto la fortuna di visitare gli ipogei, mi sembra davvero inconcepibile che questa nostra meraviglia possa diventare un ennesimo fenomeno da circo mediatico. Penso che per attirare i turisti a Matera non servano effetti speciali. Dobbiamo solo imparare a rispettare quello che abbiamo, e purtroppo,f noi cittadini abbiamo come esempio i nostri amministratori! Bisognerebbe coinvolgere in questa campagna di sensibilizzazione tutte le scuole affichè siano i giovani a combattere per la salvaguardia del loro passato così sperare in un futuro lavorativo nalla loro terra d’origine.
CONVALIDATO  19/03/2007 23:03:55 
Sono perfettamente d’accordo circa le carenze progettuali denunciate dal punto di vista del contenimento dei consumi energetici. Il Dlgs 192/05 impone per gli edifici pubblici il recupero di una quota parte dell’energia sole. Mi chiedo è stato affrontato seriamente questo aspetto progettuale tanto da non considerare nessuna forma di recupero solare? Dov’è finita la biorchitettura tanto osannata ma mai applicata? Discutibile è anche l’idea di condizionare ambienti ipogei trasudanti acqua dalle pereti. Infatti, per contenere il livello di umidità a livelli accettabili occorrerebbe tenere in funzione l’impianto di deumidificazione 24/24 h con costi evidentemente esorbitanti per la colettività. Bizzarra risulta essere l’idea di installare un impianto parafulmine avente maglia 20x20 m a protezione di locali ipogei dato che il Palazzo dell’Annunziata ne è già provvisto In fine mi chiedo non è meglio lasciare tutto com’ è, adottare le misure di sicurezza necessarie per l’accesso dei turisti e sopratutto migliorare l’ igiene che lascia a desiderare?
CONVALIDATO  19/03/2007 11:36:28 
Non ci resta che ... lottare!
Comune e Sovrintendenza, non ancora spaventati dell’ultima figuraccia su S.Agostino, sfacciatamente sfidano i "cittadini" ad una nuova battaglia per la salvaguardia della loro dignità. Che pena!!!
CONVALIDATO  18/03/2007 14:23:56 
Un’altra iniziativa degna di Pol Pot
... continuando così cancelleremo la nostra storia e la nostra tradizione. Domani saremo i figli di nessuno!!!
CONVALIDATO  17/03/2007 13:54:15 
Ipogei
Cari amici del SassiKult, cari concittadini, sul discorso degli ipogei è ancora una volta lampante il problema della gestione del bene pubblico e della nostra storia: abbiamo una classe politica che non’è cresciuta con il passare degli anni. Non importa capire se questi progetti vadano verso il bene di qualcuno, non importa capire se è bello oppure no il fare una struttura del genere; è importante capire che alla base di queste decisioni non ci sono progetti ad ampio raggio, ma iniziative di questo o quell’assessore destinate a rimanere inutili esempi buona amministrazione.Siamo cioè alla improvvisazione della gestione del bene comune.
CONVALIDATO  16/03/2007 06:39:02 
Ci sono dei soldi da spendere.... e si vogliono spendere così
CONVALIDATO  15/03/2007 12:00:08 
Che vergogna!
E dopo l’autogrill, fossi in voi farei passare dalla cisterna anche le ferrovie dello stato… magari le chiediamo in prestito al comune di Ferrandina…
CONVALIDATO  15/03/2007 09:18:39 
condizionare termicamente? 800,000€?
Sarà mica per il radon? Fatemi sapere! Anzi, fatelo sapere a tutti cos’è il radon,perchè se è per quello, allora va bene.
CONVALIDATO  15/03/2007 00:10:45 
Vedrai che cambierà...
Una canzone che ha segnato la tristezza di un periodo, un titolo bellissimo ed ottimista. Domani viene a Matera l’on. Danielle Mazzonis, possibile che la sua venuta possa rappresentare un cambiamento nella testa di nostri "custodi della memoria, del presente, del futuro"? E se domani CAMBIA? E se nel Palombaro grande torniamo a conservare l’acqua che è bene prezioso? Se in Soprintendenza, in Comune dovessero capire che l’acqua è più importante dei computer, degli espositori, dei biglietti, delle ragazze bluette, dei pieghevoli... Mettere espositori, uffici, distributori di biglietti negli ipogei è come rimettere le auto sulla piazza. In Città ci sono fior di cervelli che sostengono il primato dell’automobile, tanto da sacrificargli i vicinati dei Sassi, i giardini di Sant’Agostino, gli orti di Porcari, e così via..... I nostri fior di cervelli hanno solo bisogno di esser sollecitati, sono d’accordo: NEGLI IPOGEI METTIAMOCI L’AUTOGRILL MA CON UN BEL PARCHEGGIO PER CAMION ANNESSO E CHE DIAMINE? Scherzo. Lasciamo agli ipogei, al Palombaro, alla conceria, alla neviera, alla torre sotterranea la bellissima suggestione della scoperta, del percorso intrigante, del mistero, della ricerca, dell’ascoltare e raccontare storie e miti. Quel luogo ha un suo fascino, una "magia", non consentiamo che sia svilito e svenduto.
CONVALIDATO  14/03/2007 17:40:56 
Un vero scempio
Nulla è più terribile dell’ignoranza attiva (Goethe). Nicola Panetta
CONVALIDATO  14/03/2007 13:44:17 
PERCHE’ NO
SINDACO PERCHE’ NON METTIAMO UN AUTOGRILL NEGLI IPOGEI?
CONVALIDATO  14/03/2007 12:58:48 
VERGOGNA
Grazie per il regalo cari amministratori ora la granita la potremo prendere al bar sotto gli ipogei con i frigoriferi a palla grazie a vostri impianti che paghiamo noi. La storia di MATERA è servita a questo. VERGOGNA!!!
CONVALIDATO  14/03/2007 12:50:05 
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