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RETE SOCIALE
07/02/2008  Lascia un commento
Dove è finito il governo della città?
A distanza di otto mesi dall’insediamento del nuovo governo cittadino di Centrodestra, ancora non si comprende che fine hanno fatto i grandi e maestosi impegni presi in campagna elettorale: Città della cultura, governo efficiente e trasparente, partecipazione.

Otto mesi in cui la città ha solo assistito a scontri interni alla maggioranza. Scontri poco chiari, terminati con la dichiarazione di appoggio esterno dei sette consiglieri dei circoli della libertà ex liste così dette civiche.

Il contendere era rappresentato dalla formazione di una giunta di alto profilo e dalla presenza nella giunta di figure in conflitto di interesse. Ciò significa che l’attuale composizione del governo cittadino non è ritenuta di alto profilo e allora sarebbe utile e onesto che i sette consiglieri spiegassero alla città le motivazione vere e dicessero chiaramente quali sono i nomi che hanno avanzato al Sindaco e che per loro rappresenterebbero la giunta di "alto profilo".

Queste sono questioni pubbliche e pertanto vanno trattate con la massima trasparenza, per cui si faccia chiarezza e si facciano i nomi.

La città deve sapere e non può più tollerare dichiarazioni aleatorie che dicono tutto e niente. Si assumano le responsabilità sino in fondo. Nell’incontro pubblico al Comunale, il Sindaco in un discorso privo di contenuti e inconcludente, finalizzato esclusivamente ad inviare l’ultimatum ai sette consiglieri, aveva proclamato l’indisponibilità a farsi logorare, che avrebbe aspettato pochi giorni per poi prendere le opportune decisioni.

Di giorni ne sono passati, ha ricevuto la risposta di appoggio esterno (significato: incertezza e instabilità) ma il Sindaco non ha dato segni di vita e sta trascinando la crisi oltre ogni decenza. Cosa aspetta? Ha atteso l’esito della crisi del governo nazionale per decidere cosa fare e il suo destino? Oltre ai proclami elettorali, questo governo cittadino non è stato capace di presentare un serio progetto per la città.

È stato solo un lamento sull’eredità trovata e nell’assumere provvedimenti o iniziative estemporanee (ZTL, Regolamento urbanistico, Ipogei Piazza V. Veneto, Bilancio) navigando a vista senza un confronto preventivo, senza una reale partecipazione e cosa più grave senza esprimere chiaramente sui vari argomenti citati il proprio pensiero, le proprie posizioni e gli obiettivi che si intendevano perseguire.
Emblematico è tutta l’attività sul Regolamento urbanistico.

Un Regolamento urbanistico della precedente amministrazione di Centrosinistra che viene presentato senza che il Sindaco e l’assessore all’Urbanistica abbiano espresso un loro preliminare giudizio di condivisione o meno sul lavoro presentato e si chiede invece alla città nelle sue componenti sociali, economiche e professionali, di esprimere un giudizio in tempi ristrettissimi e facendo passare tutto questo come "partecipazione".

La partecipazione, cari signori, è un’altra cosa e non un paravento per nascondere le proprie incapacità ad affrontare i problemi. La partecipazione è informazione, confronto, studio del problema, proposte, condivisione e decisione. Si è ben lontani da tutto questo, perché la partecipazione non fa parte della vostra cultura politica. Il Sindaco ci sta inoltre tediando con la vicenda del Campo Sportivo, ribadendo che l’area rimarrà a destinazione pubblica.

Una affermazione poco chiara, in quanto per destinazione pubblica si può anche intendere la costruzione di parcheggi o di case popolari. Diverso sarebbe stato riaffermare la destinazione a impianti sportivi(come ha fatto la precedente amministrazione destinando parte dei fondi PISU per riqualificare l’area e le strutture sportive) o trasformandolo in un grande parco. Forse è un modo per distrarre la comunità materana da altre aree sensibili su cui si preferisce tacere.

Sarebbe meglio che il Sindaco, il suo vice e l’intera maggioranza ci dicessero invece cosa intendono fare dell’area ex Barilla, del Mulino Alvino e dell’ex Giardino Porcari.
Altra questione importante è il bilancio. Altro lamento del Sindaco.

Da mesi, come associazione abbiamo chiesto un confronto pubblico, senza ricevere risposta, per verificare con dati alla mano cosa è stato lasciato in eredità e soprattutto capire quale impostazione e quali scelte si intendono fare per il futuro. Sul bilancio bisogna discutere in maniera seria e trasparente e non per proclami, perché il bilancio rappresenta lo strumento attraverso il quale si definiscono gli indirizzi e le scelte per lo sviluppo della città.

Basta con le lamentele, è tempo se ne si è capaci di agire e di governare. La città non può più aspettare, mentre i problemi si aggravano. Altro elemento indecifrabile è rappresentato dai componenti della giunta, di cui non si sa nulla, non si sa cosa stiano facendo oltre a prendere l’indennità di carica. Siamo al cospetto di una giunta fantasma, che fa paura per la sua inconsistenza, incapacità e invisibilità e quando si muove fa solo danni. Coloro che hanno votato questo Sindaco e questa maggioranza si erano illusi che le cose sarebbero cambiate.
Dovranno ricredersi e constatare il fallimento di questi "nuovi" amministratori.

C’è un ultimo aspetto inquietante, che riteniamo sia urgente chiarire, che l’opinione pubblica materana ha forse dimenticato.
Ad accordo raggiunto per il ballottaggio, Buccico, Acito e Di Maggio si sono recati, si diceva in quei giorni, dal notaio per sottoscrivere l’accordo.
Un atto assolutamente inusuale, insolito e sconcertante per una elezione.

In genere si sottoscrive un patto politico e programmatico tra le varie componenti che raggiungono l’intesa, mentre aver fatto ricorso ad un tale atto denotava la assoluta mancanza di fiducia reciproca tra i tre personaggi, per aver bisogno di un notaio per sancire il loro accordo. Si è all’epoca ritenuto che un tale atto era da intendersi come garanzia offerta ai cittadini.

Se questo è vero il documento andava reso e va reso pubblico, diversamente è da intendersi come esclusiva garanzia per meri obiettivi personali, in questo caso si diffondono molte ombre sull’interesse pubblico che un governo cittadino dovrebbe prefiggersi.

Chiediamo trasparenza, ma crediamo che non sarà facile averla.
Egr. Sig. Sindaco, lei e la sua maggioranza avete ricevuto il mandato per governare la città: o siete in grado di farlo o liberate Matera da questo ingombro paralizzante.

L’Associazione Città Plurale - Matera
 
 
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