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MATERA > S. Agostino - Lo scempio Pagina 3 di 10  Precedente | Successiva
   
MATERA
18/03/2007  Lascia un commento
S. Agostino nei giorni di vallettopoli
Nell’incontro IO MATERA - I BENI CULTURALI E LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI, tenutosi giovedì 15 marzo 2007 a Matera la Dott.ssa Danielle Mazzonis, Sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha ufficialmente annunciato che il parcheggio o l’autorimessa interrata prevista nel progetto del Ministero inerente il Complesso Monumentale di S. Agostino non si farà.
La Dott.ssa Mazzonis ha anche sottolineato la sensibilità del Ministero dei Beni Culturali, condotto dall’attuale governo, alle sollecitazioni pervenute dai cittadini che hanno portato un approccio e ad un progetto diverso da quello intrapreso inizialmente dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e al Paesaggio della Basilicata.

Le associazioni Legambiente, Comitato Sassi, Cittadinanzattiva, Citta Plurale e Sassi Kult hanno chiesto ufficialmente a novembre di recuperare l’area antistante al Complesso Monumentale alla sua funzione originaria di giardini dai quali poter accedere agli ipogei che culminano con la Cripta di S. Guglielmo del XII secolo sopra la quale è stata poi costruita l’attuale chiesa di S. Agostino alla fine del 1500.
Ci auguriamo che il Ministero abbia compreso che il nuovo progetto dev’essere condiviso con i cittadini come richiesto e che da questa collaborazione si riporti un monumento alla dignità che merita.

E’ sicuramente un passo avanti. Per adesso solo un passo. Infatti nessuno qui a Matera ha festeggiato o intende cullarsi sul possibile lieto fine della vicenda.

Questo è quello che la i media hanno riportato. Una strana vicenda che volge a un lieto fine.
Dopo il breve passaggio sono tornati agli improrogabili impegni e ricerche su Fabrizio Corona, Lele Mora, vip e vallette. Abbiamo strappato qualche riga a vallettopoli.
L’ANNO ZERO DEI BENI CULTURALI
Durante l’incontro abbiamo fatto presente al Sottosegretario quanto segue: 
La legge dello Stato 771/1986 inerente il recupero dei Sassi di Matera all’art. 11 COMPETENZE STATALI comma 8 dice: "ENTRO NOVANTA GIORNI DALLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DELLA PRESENTE LEGGE, IL MINISTRO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI REDIGE UN ELENCO AGGIORNATO DELLE AREE E DEI BENI IMMOBILI SITI NEL COMPRENSORIO DEI SASSI E DEL PROSPICENTE ALTIPIANO MURGICO, DA ASSOGGETTARE ALLE DISPOSIZIONI DELLE LEGGI 29 GIUGNO 1939, N. 1497 , E 1 GIUGNO 1939, N. 1089."
Legge Repubblica Italiana 771/1986 Legge Repubblica Italiana 771/1986
Sono passati 21 anni dai 90 giorni indicati dalla legge del 1986 e ad oggi, 18 marzo 2007, l’unica disposizione di tutela emanata dal Ministero dei Beni Culturali sugli immobili e le aree dove sono presenti i Sassi riguarda il Complesso Ex Convento di S. Agostino e comprende l’area dei giardini. La disposizione è un vincolo monumentale e risale al 1988 a firma del Ministro Bono Parrino.

L’unico immobile che Repubblica Italiana tutela nei Sassi di Matera, che nel 1993 vengono iscritti dall’UNESCO nella lista del patrimonio dell’umanità e che per estensione sono praticamente un’intera città è stato oggetto di un intervento di valorizzazione da parte della Soprintendenza attraverso la realizzazione di un parcheggio interrato.
Nessuno finora si è chiesto se per caso una tale performance del Ministero possa essere considerata almeno non brillante dopo 2 decenni di obblighi di legge disattesi tra le decine di dirigenti, funzionari e addetti dello Stato puntualmente e mensilmente retribuiti per questo.

Nessuno finora si è chiesto cosa sarebbe avvenuto se un Soprintendente avesse presentato lo stesso progetto di valorizzazione con parcheggio interrato per esempio nei giardini Basilica di Assisi o in quelli di qualsiasi altro monumento Italiano invece che per il Complesso di S. Agostino a Matera.
Dire che la la Soprintendenza locale non lavori però non è vero. Soprattutto negli ultimi anni non ha mai perso un minuto nella progettazione e realizzazione di parcheggi, sbancamenti con ruspe, ascensori, impianti di condizonamento termico per ipogei con beni millennari valorizzati ulteriormente da bar e simulazioni multimediali.

Tutta roba che andava tutelata o che addirittura con il nuovo codice 2004 dei Beni Culturali prevede un’automatica disposizione di tutela. Ma per questo non c’è mai stato tempo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

I Sassi di Matera, sono nei fatti un territorio senza legge, dove vige uno stato di totale approssimazione e libero arbitrio sugli interventi sia pubblici che privati pur essendoci numerose normative di riferimento.
Ma il danno ancora maggiore è la sistematica perdita dell’identità culturale della comunità cittadina che riflette perfettamente una tendenza nazionale
Oggi riceviamo l’annuncio che una nuova sensibilità del Ministero impedirà la costruzione di un parcheggio interrato nell’unico luogo a Matera che dopo 21 anni lo stesso Ministero si è degnato di tutelare. E’ un passo in avanti, ma sia chiaro che questo non è un favore.
Non sarà difficile per il Ministero comprendere che se per 21 anni e tuttora un’amministrazione dello Stato non svolge il proprio compito siamo nell’anno zero dei Beni Culturali e che i cittadini abbiano raggiunto un analogo livello di tolleranza zero nei confronti di questa amministrazione.

Il Ministero sappia inoltre che gli stiamo rendendo un grande servizio a costo zero, facendo gli straordinari e impiegando il nostro tempo per far valere le ragioni più elementari.
Quando si parla di sviluppo del Meridione d’Italia in questo paese si fa sempre dell’amabile conversazione soprattutto nei giorni in cui bisogna rilanciare una coalizione di governo o prima delle elezioni. Noi stiamo chiedendo allo Stato che una città come Matera possa essere messa nelle condizioni minime per contribuire alla crescita locale e del paese.

Sarà un grave errore misurare questi temi in funzione della visibilità sui media sia nazionali che locali. I doveri di un’amministrazione dello Stato non dipendono da questo.

Noi andremo avanti cercando di dare qualche contributo in più rispetto alle vicende di Fabrizio Corona e Lele Mora con vip e vallette al seguito che rappresentano per i nostri media una necessità imprescindibile per la crescita culturale e lo sviluppo del Meridione e dell’intero paese.

Michelangelo Camardo
Associazione Sassi Kult Onlus - Matera
info@sassikult.it 

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