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MATERA > Ipogei di Piazza Vittorio Veneto Pagina 2 di 6  Precedente | Successiva
   
MATERA
11/04/2007  Lascia un commento
La città con il cappello in mano
Al Sindaco di Matera Avv. Michele Porcari
Gentile Sindaco, avrà sicuramente appreso con soddisfazione il passaggio sul TG1 delle 13.30 di lunedì 9 aprile, pasquetta, durante il quale, parlando del richiamo delle città d’arte, gli Italiani hanno visto le immagini di Matera immediatamente dopo Firenze. Non è meraviglioso?
Ora dopo queste soddisfazioni il consiglio comunale è stato chiamato a deliberare l’Istituzione dell’addizionale Irpef che invece noi saremo chiamati a pagare.
Dopo questo Le chiediamo di convocare una seduta speciale del consiglio in cui La preghiamo di illustrare attentamente quanto segue e guardare queste immagini che meglio di ogni parola mostrano i risultati di cosa paghiamo da sempre, come si amministra una città d’arte e della cultura, quale sapiente governo dei sindaci, assessori, consiglieri e dirigenti abbiamo avuto negli ultimi 20 anni e soprattutto quale competente servizio ci è stato reso dalla superiore intendenza dei funzionari locali del Ministero dei Beni Culturali.
Siamo nel giorno di pasquetta ed ecco, dopo 15 anni di chiusura al pubblico e di sapienti cure, gli ipogei di Piazza Vittorio Veneto: il vostro prossimo Visitor Center. Come può vedere già fiorisce un economia che ruota tutto attorno ad un cesso ricavato tra i millennari beni storici e architettonici del pieno centro di Matera sprovvisti di qualsiasi riconoscimento e tutela.
Tutte le meraviglie chiuse negli ipogei tranne il cesso con tanto di tavolino e piattino per gli spiccioli, costruito tra la neviera occupata abusivamente e la grande cisterna del Palombaro, un cesso aperto di fronte la chiesa di S. Spirito del X secolo a.C. Le chiediamo di contattare l’Arch. Lafratta della Soprintendenza Locale che da anni ha in cura gli ipogei ed è il progettista del futuro Visitor Center e farsi dare qualche delucidazione in merito e comunicarcela.
Le chiediamo per 15 anni assessori, consiglieri, dirigenti, soprintendenti cosa hanno fatto?
Sicuramente oggi cogliamo i frutti di questo intenso e competente lavoro.
Cosa fa la Città di Matera cosciente del giorno in cui riceve il maggior numero di turisti?
Chiede abusivamente qualche centesimo per consentire di evacuare sulla propria storia.

Ci avete mostrato come una città di pezzenti, una città con il cappello in mano che chiede pochi centesimi per l’utilizzo di un cesso offerto al posto della nostra storia e della nostra identità culturale. Non possiamo che esservi grati e sempre più attenti a pagare il prezzo del vostro servizio, delle addizionali irpef, degli stipendi, dei premi di "produzione", nonchè delle percentuali sui milioni di euro dei fondi PISU, FAS e accordi di programma, perchè Matera come nessuna città vi offre sempre un buon motivo per utilizzare i soldi dei contribuenti al fine di raggiungere questi risultati.
Ma poichè avete deciso di spendere due milioni e mezzo di euro entro il 2007 per trasformare gli ipogei in una scusa per far guadagnare ai progettisti qualche migliaio di euro oltre lo stipendio che non abbiamo mai fatto mancare, più di tutti vi saranno grati i prossimi turisti che potranno andare in quel cesso con un confort in più. I condizionatori termici che riscalderanno il nulla e che pagheremo solo 800.000 euro per rendere l’evacuazione una esperienza unica nel mondo.
La visita poi proseguirà in quelli che sono sempre stati i bagni pubblici, dieci metri sopra nella piazza, che invece saranno trasformati in un’ascensore alimentato con 220.000 euro di impianti elettrici sottotraccia installati negli ipogei. Nel suo progetto di valorizzazione la soprintendenza ha pensato anche a questo, ha un disperato bisogno di ascensori, ha bisogno di sventrare le camere urbane di una storia che non gli appartiene per dimostrare di cosa è capace l’intendenza superiore dello stato che conserva il 70% dei beni culturali del mondo. 
Il punto caro Sindaco non è chi ha aperto il cesso. Il punto è chi lo ha costruito.
Il punto è chi fa finta di non vederlo o di non sapere nulla.


A Lei che è ha la delega dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) per i beni e le attività culturale chiediamo: se lo immagina costruito nelle colonne del Colosseo, o tra le arcate nella Loggia della Signoria a Firenze? Immagini cosa avrebbero fatto i romani o i fiorentini se qualcuno si fosse permesso di fare una simile cosa.
Ma lì lo stato tutela, qui invece lo stato viola le sue stesse leggi articolo per articolo, comma per comma. A Lei Sindaco che è soprattutto un avvocato, un professionista della legge, almeno questo non doveva sfuggire. Il Codice dei Beni Culturali legge dello stato recita quanto segue:
Art 10  comma 1 - Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico.
Art 10 comma 4. - Sono comprese tra le cose indicate al comma 1 e al comma 3, lettera a): le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico;
Art 18  comma 1 - La vigilanza sui beni culturali compete al Ministero.
Art 20  Interventi Vietati - I beni culturali non possono essere distrutti, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.
Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio
Ma non è tutto caro Sindaco.
I 5.000 o 10.000 turisti, indicati nelle farneticanti dichiarazioni di soddisfazione espresse dall’amministrazione comunale, hanno visto con i propri occhi tutto il meglio che la città ha saputo offrire prima di arrivare nel pieno centro e potersi finalmente lasciar andare nel cesso di cui sopra.
Hanno visto una città senza una sola aiuola curata, hanno visto con quale attenzione le amministrazioni comunali hanno saputo sfregiare il volto di questa città soprattutto a colpi di varianti urbanistiche nelle sedute consiliari di fine mandato.
Hanno visto in che modo Matera è capace di governare il flusso dei turisti con scene degne del Bangladesh. Perchè non siamo capaci di intercettare nelle uniche due vie che attraversano la città i turisti e convogliarli verso un punto di accoglienza o un parcheggio per poi farli proseguire a piedi come in tutti i luoghi civili. Noi siamo originali, il nostro punto di accoglienza sarà il Visitor Center, accoglieremo i turisti sottoterra nell’ombelico della città, negli ipogei di Piazza Vittorio Veneto dove troneggia un cesso ricavato tra i beni più antichi e sensibili di Matera.
Poi finalmente i Sassi, i turisti sono attesi dallo scempio di S. Agostino scendendo dall’ingresso del Sasso Barisano e non dai giardini con la cripta ipogea duecentesca di S. Guglielmo. Da via casalnuovo i turisti sono attesi dai 500 metri cubi della superfetazione abusiva e ascensore panoramico di Palazzo Venusio appena completati e mostrati in faccia alla Sua ordinanza di demolizione. I turisti sono attesi dal consueto show dell’improvvisazione almeno pari a quello del governo cittadino e che leggiamo negli atti amministrativi di questa città
Durante le passeggiate i turisti sono attesi dai risultati di 21 anni di legge dello stato 771/86 per la quale hanno visto in quale condizione versa il primo sito del meridione d’Italia iscritto nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Ma la città dei nostri padri, quelli che non speculavano, quelli che hanno creato con le proprie mani e ci hanno lasciato una simile ricchezza, attira gente, resistendo a qualsiasi amministrazione e a qualsiasi scempio.
Ora cortesemente Sindaco ci renda un servizio, convochi uno speciale consiglio comunale, con gli assessori, i dirigenti, chiami i soprintendenti, chiami tutti i "neo" candidati sindaci alle elezioni del prossimo mese li metta seduti, legga lentamente questa lettera e gli mostri passo dopo passo le immagini che vi abbiamo preparato gratuitamente per la seduta, e se ha bisogno di un aiuto ci chiami, saremo sempre a vostra disposizione per cercare di rendere almeno una volta questa città un luogo degno del suo nome.

Le immagini da mostrare ai Signori convocati per il consiglio comunale:

  • I Sassi
  • Il Paesaggio Urbano
  • Piazza Vittorio Veneto
  • Rifiuti solidi urbani
  • Parchi
  • Università


  • Grazie anticipatamente per la Sua collaborazione.
    Michelangelo Camardo
    Sassi Kult - Associazione Onlus Matera
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