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MATERA
21/03/2007  Lascia un commento
Matera e le prospettive del Ministero dei Beni Culturali
Il 14 marzo 2007 tre ricercatori danesi dell’UNESCO scrivono in una lettera aperta al Sindaco di Matera: "Sin da quando il restauro dell’habitat rupestre dei Sassi ha avuto inizio, questi non sono mai stati considerati come un semplice monumento nella lunga lista del Patrimonio Mondiale. I Sassi invece hanno raggiunto la posizione di un faro nel campo ambientale, perché mostrano al mondo come creare una città basandosi sulle risorse locali, e fra queste il rifornimento idrico, in un ambiente per sua natura secco".
01 - Lettera aperta al Sindaco di Matera dai ricercatori UNESCO 01 - Lettera aperta al Sindaco di Matera dai ricercatori UNESCO
Nell’era dell’informazione globale, cosa è in grado di sapere a proposito della città di Matera una qualsiasi persona? Per puro diletto basta utilizzare un motore di ricerca e inserire la seguente frase: la città più antica del mondo e vedere e confrontare i risultati.

Sempre per diletto basta utilizzare la libera enciclopedia www.wikipedia.it e inserire la parola Matera e leggerne la storia per capire che si tratta dell’unica città (dal latino civitas = civiltà) abitata continuativamente dall’uomo fin dal paleolitico (10.000 anni).

Sempre su wikipedia se si inserisce la parola Roma si legge che il 21 aprile si celebra la nascita di Roma città eterna, il cui natale risale al 753 a.C.
Quando nasceva la città eterna a Matera l’uomo aveva già lasciato testimonianze storiche e di civiltà da oltre 6.000 anni.
Se poi la curiosità diventa culturale allora magari si può cercare il motivo per il quale l’UNESCO inserisce nel 1993 Matera nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità e il risultato è:
Descrizione sintetica:
E’ il più eccezionale e intatto esempio di insediamento umano dall’età della pietra perfettamente adattato al territorio e all’ecosistema. La prima zona abitata risale al paleolitico mentre gli insediamenti successivi mostrano una serie di tappe significative della storia dell’uomo.
I Criteri dell’iscrizione sono
Criterio (iii): porta una testimonianza unica o per lo meno eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà esistente o del passato.
Criterio (iv): è un eccezionale esempio di un tipo di costruzione o di complesso architettonico o tecnologico o paesaggistico che sia testimonianza di importanti tappe della storia umana.
Criterio (v): è un eccezionale esempio di un tradizionale insediamento umano o di occupazione del territorio che rappresenta una cultura (o più culture) specialmente quando è messa in pericolo da mutamenti irreversibili.
La competitività
E’ noto che, per quanto riguarda l’economia derivante dal turismo, l’Italia sta perdendo posizioni rispetto alle altre nazioni ed è stata superata ultimamente anche dalla Cina.
E’ anche noto che l’Italia è sede solo del 70% dell’intero patrimonio culturale presente su questo pianeta.

Per quanto riguarda la competitività italiana il Ministro Rutelli con delega al turismo sicuramente è informato che nell’era del cambiamento climatico la Cina ha annunciato di voler arricchire la sua offerta turistica con la costruzione della "NO CARBON CITY" una città a impatto ambientale zero per dimostrare al mondo di essere all’altezza dei tempi, investendo miliardi di dollari.
Il progetto sarà realizzato in più tappe. La prima entro il 2010 prevede una città a misura d’uomo per 50.000 persone, entro il 2020 per 80.000 persone, mentre entro il 2040 Dongtan sarà in grado di ospitare 500.000 abitanti. La notizia appena diffusa ha fatto il giro del mondo (basta cercare Dongtan in un qualsiasi motore di ricerca).
Ma il bello è che il solo progetto attira già migliaia di turisti.
E l’Italia?
La NO CARBON CITY c’è la da 10.000 anni, con tanto di certificazione di garanzia UNESCO.
Ce l’hanno solo ricordato tre ricercatori dalla Danimarca e la curiosità sui motori di ricerca e su wikipedia, cosette che ogni giorno usano centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo dove le informazioni si trasformano in motivazione per i turisti.

Ma il Ministero dei Beni Culturali ha solamente dimenticato per 21 anni di tutelare e dare una identità culturale ai beni immobili e alle aree dei Sassi di Matera come previsto dalla legge 771/1986.

Cosa avrebbe potuto esibire in più l’Italia rispetto all’offerta già così vasta del suo patrimonio?
1. Per esempio si poteva esibire al mondo una culla della civiltà umana.
2. Per esempio la storia non violenta di un popolo che non ha fatto schiavi e dove addirittura hanno convissuto religione d’oriente e d’occidente.
3. Per esempio la versione made in italy originale di un eccezionale perfezione di architettura sostenibile che si è tramandata soltanto per 10.000 anni.

Tre motivazioni culturali che muoverebbero milioni di persone da tutto il mondo se tutto questo si trovasse e fosse gestito fuori dal cosidetto belpaese.
Per i giganti italiani del marketing territoriale invece si tratta di cosette non molto trendy.

Ma la cosa più importante che l’Italia poteva esibire è una testimonianza millenaria di ciò che oggi nel mondo non appartiene più all’uomo: l’intelligenza collettiva.

MATERA: 40° 40′ 0′′ North - 16° 36′ 0′′ East

Riferimenti per Dongtan


ANSA:
http://wwwrm1.ansa.it/ecoenergia/notizie/rubriche/dossier/20070205100934190580.html

Il Sole 24 ore
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Esteri/2007/02/gc070207_cina.shtml?uuid=e03d1656-b6be-11db-944c-00000e251029&DocRulesView=Libero

Galileo
http://www.galileonet.it/news/7877/una-metropoli-ecosostenibile

Ecoblog
http://www.ecoblog.it/post/622/nuove-citta-sostenibili

Radicali
www.radicali.it/view.php?id=70084
 
 
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