SASSI KULT MATERA
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S. Agostino 19/04/2024
Al Sottosegretario di Stato
Dott.ssa Danielle Gattegno Mazzonis
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Via del Collegio Romano, 27
00187 ROMA

e per conoscenza

Dirigente Generale del Dipartimento per l’Innovazione e la Ricerca
Arch. Elio Garzillo
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Via del Collegio Romano, 27
00187 ROMA

Direttore Regionale Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata
Prof. Alfredo Giacomazzi
Corso XVIII Agosto, 84
85100 POTENZA

Sindaco del Comune di Matera
Sen. Avv. Emilio Nicola Buccico
Palazzo di Città - Via Aldo Moro
75100 MATERA

Gentilissima Dottoressa,
è passato esattamente un anno dal fermo dei lavori nel Complesso Monumentale di S. Agostino nei Sassi di Matera e circa 8 mesi dal 15 marzo 2007, giorno in cui Lei, in qualità di Vice Ministro per i Beni Culturali, a Matera ci comunicava ufficialmente che il parcheggio interrato non si sarebbe più realizzato.

Nello stesso incontro ci comunicava il ripensamento da parte del Ministero circa i lavori di riqualificazione dell’area antistante e degli ipogei attraverso un nuovo progetto affidato all’Arch. Elio Garzillo, Dirigente del Ministero.

Dopo tutti questi mesi, in cui abbiamo constatato l’assenza della necessaria trasparenza che aiuterebbe in modo decisivo la buona riuscita della delicata operazione, siamo finalmente riusciti a leggere una nota del 28 giugno 2007 inviata dall’Arch. Garzillo alla Direzione e alle Soprintendenze Regionali nella quale si allegano le Linee Guida per la realizzazione del nuovo progetto.
S. Agostino - Linee Guida nuovo progetto S. Agostino - Linee Guida nuovo progetto
Invitiamo pertanto Lei, l’Arch. Garzillo, di concerto con il nuovo Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata Prof Alfredo Giacomazzi e il Sindaco di Matera Sen. Avv. Emilio Nicola Buccico, a voler istituire nel più breve tempo possibile un tavolo di confronto con le Associazioni ed i cittadini sul nuovo progetto, dedicato ad una positiva e rapida conclusione della vicenda.

Le Linee Guida dell’Arch. Garzillo infatti definiscono un significativo ripensamento del progetto teso, questa volta, a dare la giusta importanza ad un bene storico e architettonico per il quale dal 1988 vige la disposizione Ministeriale di tutela quale monumento, quella paesaggistica sui Sassi e quella dell’UNESCO.

L’Arch. Garzillo descrive molto bene soprattutto l’obiettivo finale e il significato che deve avere l’intervento di riqualificazione, estendendolo e sottolineando il ruolo di tutto il Complesso Monumentale all’interno dei Sassi di Matera e più in generale l’inserimento dello stesso nella Città e per questo, vogliamo esprimere il nostro più sentito ringraziamento.

Il documento è sostanzialmente condivisibile, ma la prosecuzione poco trasparente dell’operazione ne potrebbe minacciare la buona riuscita. Basterebbe chiarire con una semplice condivisione alcuni punti della relazione dell’Arch. Garzillo, come indicato nel seguito della presente, per portare definitivamente a compimento l’operazione, scongiurando ogni possibile equivoco o distorsione del lavoro e dell’impegno del Ministero.

Le minacce di cui stiamo parlando riguardano l’aspetto funzionale sul quale, desideriamo ricordare, si è creata la paradossale situazione che ha portato l’intervento in questione a divenire un caso unico e speciale, come da Lei illustrato durante gli incontri a Matera.

E’ proprio in nome della destinazione funzionale che si è arrivati a pensare ed appaltare un parcheggio interrato da parte della Soprintendenza BAP la cui realizzazione è stata sospesa perché vietata dal Codice dei Beni Culturali oltre che totalmente inopportuna.
Oggi registriamo delle dichiarazioni diffuse dalla stampa che concorrono a rendere sempre meno chiara e trasparente la vicenda e gli atteggiamenti dei vari interlocutori istituzionali interessati.
In esse si esprime addirittura la volontà di riprendere i lavori del parcheggio interrato attraverso il pretesto funzionale, senza alcuna considerazione per la volontà e il lavoro fatto da Lei e dall’Arch. Garzillo, nonché dell’impegno, del lavoro e della volontà dei cittadini.
14.10.2007 - Il Quotidiano della Basilicata 14.10.2007 - Il Quotidiano della Basilicata
Per togliere definitivamente questo pretesto, vogliamo ancora una volta ribadire che l’intervento è stato finanziato per restaurare gli ipogei e sistemare i giardini antistanti del Monumento, che ciò non riguarda il problema della mobilità nei Sassi che va affrontato nella propria dimensione e che non viene in nessun modo risolto con un parcheggio di 40 posti auto.

Esistono infatti aree limitrofe al di fuori dei Sassi, in alcuni casi nelle immediate vicinanze di S. Agostino, dove il Regolamento Urbanistico prevede la realizzazione di strutture di servizio (quindi anche parcheggi) con capacità ben più grandi.
Ribadiamo che il documento è sostanzialmente condivisibile, richiede a nostro avviso soltanto una più chiara definizione dei punti d), e), f) presenti nella parte relativa alle “Linee di progetto”, dove si indica per l’attuale area di scavo la possibilità di realizzare volumi (ridotti rispetto al progetto che prevedeva il parcheggio) da utilizzare per mostre o a sostegno della mobilità dei disabili.
Negli stessi volumi si prevede giustamente l’ubicazione dell’accesso ad uno dei vasti sistemi di ipogei che si estende in un’area a cavallo tra i giardini e al di sotto dei fabbricati e che comprendono la Cripta di S. Guglielmo del XII secolo.
Le osservazioni che seguono hanno come unico fine quello di mettere definitivamente alle spalle ogni possibile pretesto che possa sminuire o peggio vanificare l’importante passo avanti contenuto nel lavoro dell’Arch. Garzillo.

A. Planimetria Ipogei S. Agostino Soprintendenza BAP - 2004 A. Planimetria Ipogei S. Agostino Soprintendenza BAP - 2004
B. Planimetria Ipogei S. Agostino - Osservazioni B. Planimetria Ipogei S. Agostino - Osservazioni
Punto d) - Spazi interrati
L’intervento di scavo e sbancamento, realizzato nell’ottobre scorso, nei giardini di S. Agostino riguarda entrambi i livelli di terrazzamento originali dell’area. Nella parte inferiore, quella più vicina alla attuale Chiesa, è stato effettivamente rimosso un terreno di riporto ma poi si è scavato anche sotto tale livello per come prevedeva il progetto di parcheggio. Il livello originale è evidente nelle immagini storiche che alleghiamo.
In quest’area si può facilmente ripristinare questo livello originale coprendo lo scavo superfluo e quindi costituendo il terrazzamento inferiore dei giardini. In corrispondenza di quest’area nella facciata dell’Ex Convento vi è una balconata sotto la quale è visibile un grande arco murato con conci di tufo. Dietro questo arco vi è una parte degli ipogei, volendo quindi uno degli ingressi può essere previsto qui.
Nella parte superiore (la più estesa) sono stati invece rimosse tutte le testimonianze relative ai sistemi di percorrenza dell’area realizzati nel corso dei secoli passati, citate nel parere con cui nel 1995 il Soprintendente Ing. Maurano blocca giustamente il primo progetto di parcheggio del Comune di Matera.

La cosa più importante a nostro avviso dal punto di vista funzionale riguarda il fatto che è stato distrutto dalle ruspe e conseguentemente rimosso l’ingresso naturale al sistema degli ipogei di S. Agostino presente nel livello superiore dei giardini, Si tratta della naturale estensione degli ipogei nell’area antistante il Convento, estensione anch’essa citata nel suddetto parere del 1995. Tale ingresso viene illustrato chiaramente nelle foto allegate.
Intorno e al di sopra di queste parti ipogee del livello superiore vi erano i giardini veri e propri, delimitati nel perimetro da 10 cipressi piantati negli anni 50, insistenti sul banco tufaceo (lenti semi-affioranti di calcarenite dura) e in parte su terreno entrambi originari dei luoghi.

Quello che si chiede è semplicemente la ricostituzione dei giardini, e la realizzazione attraverso l’utilizzo del peculiare tufo materano di uno spazio interrato con l’unica funzione di ingresso agli ipogei del Complesso Monumentale. Questo, ribadiamo, oltre a dare un più luminoso significato all’intervento toglierebbe qualsiasi pretesto a chiunque stia remando in senso contrario. Si tratta della proposta già a Voi inoltrata un anno fa.

Negli ipogei inoltre esistono sia il collegamento alla Cripta di S. Guglielmo, attualmente murato ma facilmente ripristinabile, sia il collegamento alla parte superiore del Complesso e quindi l’accesso a tutto quanto descritto nelle Linee Guida del nuovo progetto, che riguarda un presidio storico, culturale e turistico di notevole importanza come ben descritto dall’Arch. Garzillo.

Per quanto riguarda i sistemi di percorrenza non più esistenti si chiede, se possibile, di darne evidenza attraverso una soluzione a siepe bassa o comunque tale da ricordarne in qualche modo la presenza.
Punto e) - Convenzione tra Comune, Soprintendenze e Curia Arcivescovile
Rimandiamo alle successive note integrative il possibile quadro all’interno del quale stipulare una Convenzione che gradiremmo coinvolga anche i soggetti (Associazioni e Fondazioni) che hanno realmente a cuore la tutela e la giusta collocazione di Matera e dei suoi Monumenti quale luogo di eccellenza non solo locale ma nazionale ed internazionale.
Punto f) - Indicazioni sui materiali per l’intervento
L’Arch. Garzillo nel documento sottolinea che l’intervento debba essere di pregio e di alto valore simbolico, sia per il Monumento sia per l’immagine del Ministero. Riteniamo che l’utilizzo delle tecniche peculiari con cui sono stati realizzati i Sassi di Matera, dai livelli ipogei fino a quelli emergenti al di sopra del banco tufaceo, possa rappresentare un sicuro riferimento alla stesura del progetto ed alla sua realizzazione, costituendo un elemento di sicura riuscita per il prestigio e le finalità richieste per l’intervento ed una proposta esemplare per la città.

Il restauro dei beni culturali parte dalla conoscenza storica e materiale dei luoghi e dei manufatti in cui si interviene: l’azione critica del restauro inteso, soprattutto in questo caso, "come attività rivolta a portare in luce ed a trasmettere al futuro" non può da questo prescindere: l’inconsistenza di un rilievo critico delle preesistenze è già foriero di errori e non appropriate soluzioni di intervento: chiediamo pertanto una attenta opera di ricognizione storico-materica del luogo da portare a conoscenza della comunità e dei posteri, così come già evidenziato nelle Carte del Restauro nazionali ed internazionali.

In attesa di un Suo cortese riscontro,
l’occasione è gradita per porgerLe i nostri più cordiali saluti.

Matera, 20 novembre 2007

Le Associazioni
ARCI - CITTA’ PLURALE - COMUNITA’ MATERANA - CULTURE’E - G.E.A.
LEGAMBIENTE Circolo di Matera - SASSI KULT - SUI GENERIS - TOLBA’
VOLONTARIATO MATERANO.

* è in corso di approvazione il documento nei prossimi giorni da parte di altre Associazioni la cui adesione verrà pubblicata aggiornando il presente elenco.

Referenti per il presente documento:
Michelangelo Camardo
Raffaele Giuralongo
Angela Riccardi
Pio Acito
Giuseppe Perrone
     
 
 
 
 
   
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